La Smart Home del futuro: energia, servizi, ecosistemi
La Smart Home del futuro: energia, servizi, ecosistemi. Intervista a Pascal Antoine, Head of Connected Services di Ariston Group
Dario Tortora - Ariston
A fine febbraio l'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha organizzato la tavola rotonda "La Smart Home guarda al futuro: energia, servizi, ecosistemi", in occasione della quale abbiamo incontrato Pascal Antoine (Head of Connected Services di Ariston Group). Gli abbiamo rivolto qualche domanda per fare il punto sul mercato legato alle tecnologie per la Smart Home, con particolare riferimento a quelle legate al comfort termico.
Stando ai risultati della ricerca dell'Osservatorio illustrati durante il convegno, l'Italia si posiziona al primo posto in Europa per tasso di crescita del mercato Smart Home, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi per regolare caldaie e climatizzatori. Dal vostro punto di vista è il risultato di un mercato in evoluzione per via di consumatori più consapevoli e attenti all'ambiente, oppure è una maggiore attenzione ai consumi anche a causa dei rincari energetici conseguenti al periodo di instabilità politica?
Esatto, la crescita del mercato italiano nell'ultimo anno è stata davvero considerevole raggiungendo la prima posizione in Europa, un dato che ci fa onore ma al contempo anche riflettere.
L'Italia negli anni precedenti si è sempre posizionata dietro gli altri paesi europei e il 2022 può essere quindi interpretato come l'anno della consapevolezza e del recupero, dove sempre di più gli utenti finali hanno capito concretamente il potenziale di una casa connessa, o per meglio dire "Smart Home", in ottica sia di risparmio economico sia di salvaguardia dell'ambiente.
A mio avviso, c'è ancora tanto potenziale e margine di miglioramento per continuare a crescere e ad evolvere in maniera sempre più consapevole, pertanto ritengo che quest' anno sia più un punto di partenza che un punto d'arrivo, dove la Smart Home in Italia può e deve ancora stupirci.
Le motivazioni dietro la crescita del mercato del comfort connesso sono a mio parere tre: innanzitutto, una maggiore conoscenza di ciò che effettivamente è la Smart Home e i propri servizi connessi da parte del consumatore finale, successivamente gli incentivi, che hanno giocato un ruolo importante e per ultimo, ma non per importanza, l'attenzione all'energia - un grande driver che ha consentito una crescita più matura e su larga scala.
Dal mio punto di vista, assistiamo ogni giorno sempre più ad una crescente attenzione del consumatore ad entrambe le componenti dei consumi energetici, vale a dire da un lato l'importanza di contenere le bollette, dall'altra il focus sulla sostenibilità e la salvaguardia del pianeta; perciò, questi due fattori sono imprescindibili e devono essere presi in considerazione di pari passo.
Si auspica una sempre maggiore integrazione fra sistemi di produttori diversi e il protocollo Matter, la cui versione 1.0 è stata pubblicata il 4 ottobre 2022, è nato proprio per uniformare e rendere interoperabili le varie tecnologie della casa ormai presenti nelle varie abitazioni. Un obiettivo tangibile, fra il resto, è ridurre il numero di app che ognuno deve tenere nel proprio smartphone per controllare i vari dispositivi. Così facendo non temete però di perdere il contatto con l'utilizzatore finale, passando la gestione dell'esperienza d'uso ai grandi player digitali come Amazon, Apple, Google, Samsung?
Come Ariston, i nostri servizi connessi sono integrati ormai da tempo con gli OTT soprattutto per il controllo vocale. Matter è sicuramente uno step ulteriore per le integrazioni dei dispositivi di marchi diversi ma è ancora in una fase iniziale e abbiamo bisogno di un po' di tempo per verificare se manterrà tutte le sue promesse.
Da parte nostra, non sussiste alcun timore di perdere il contatto con l'utilizzatore finale perché, a nostro avviso, potranno sempre coesistere i due livelli di interazione: da un lato i comandi semplici e di base, come ad esempio quelli disponibili con gli assistenti vocali, dall'altro l'interazione con il produttore per i servizi con maggiore valore aggiunto, come ad esempio il report mensile sui consumi ed i consigli personalizzati e direttamente applicabili per risparmiare e scegliere di gestire il proprio comfort termico in modo sostenibile.
Un esempio della nostra tecnologia all'avanguardia è senza dubbio l'app Ariston NET, che consente alle persone di avere una maggiore consapevolezza e controllo dei propri consumi attraverso dei report periodici e dei consigli personalizzati che si possono sfruttare direttamente nella APP, traducendosi in un risparmio energetico e, di conseguenza, in un minor impatto sull'ambiente.
In allegato, è possibile leggere l'intervista completa.
Esatto, la crescita del mercato italiano nell'ultimo anno è stata davvero considerevole raggiungendo la prima posizione in Europa, un dato che ci fa onore ma al contempo anche riflettere.
L'Italia negli anni precedenti si è sempre posizionata dietro gli altri paesi europei e il 2022 può essere quindi interpretato come l'anno della consapevolezza e del recupero, dove sempre di più gli utenti finali hanno capito concretamente il potenziale di una casa connessa, o per meglio dire "Smart Home", in ottica sia di risparmio economico sia di salvaguardia dell'ambiente.
A mio avviso, c'è ancora tanto potenziale e margine di miglioramento per continuare a crescere e ad evolvere in maniera sempre più consapevole, pertanto ritengo che quest' anno sia più un punto di partenza che un punto d'arrivo, dove la Smart Home in Italia può e deve ancora stupirci.
Le motivazioni dietro la crescita del mercato del comfort connesso sono a mio parere tre: innanzitutto, una maggiore conoscenza di ciò che effettivamente è la Smart Home e i propri servizi connessi da parte del consumatore finale, successivamente gli incentivi, che hanno giocato un ruolo importante e per ultimo, ma non per importanza, l'attenzione all'energia - un grande driver che ha consentito una crescita più matura e su larga scala.
Dal mio punto di vista, assistiamo ogni giorno sempre più ad una crescente attenzione del consumatore ad entrambe le componenti dei consumi energetici, vale a dire da un lato l'importanza di contenere le bollette, dall'altra il focus sulla sostenibilità e la salvaguardia del pianeta; perciò, questi due fattori sono imprescindibili e devono essere presi in considerazione di pari passo.
Si auspica una sempre maggiore integrazione fra sistemi di produttori diversi e il protocollo Matter, la cui versione 1.0 è stata pubblicata il 4 ottobre 2022, è nato proprio per uniformare e rendere interoperabili le varie tecnologie della casa ormai presenti nelle varie abitazioni. Un obiettivo tangibile, fra il resto, è ridurre il numero di app che ognuno deve tenere nel proprio smartphone per controllare i vari dispositivi. Così facendo non temete però di perdere il contatto con l'utilizzatore finale, passando la gestione dell'esperienza d'uso ai grandi player digitali come Amazon, Apple, Google, Samsung?
Come Ariston, i nostri servizi connessi sono integrati ormai da tempo con gli OTT soprattutto per il controllo vocale. Matter è sicuramente uno step ulteriore per le integrazioni dei dispositivi di marchi diversi ma è ancora in una fase iniziale e abbiamo bisogno di un po' di tempo per verificare se manterrà tutte le sue promesse.
Da parte nostra, non sussiste alcun timore di perdere il contatto con l'utilizzatore finale perché, a nostro avviso, potranno sempre coesistere i due livelli di interazione: da un lato i comandi semplici e di base, come ad esempio quelli disponibili con gli assistenti vocali, dall'altro l'interazione con il produttore per i servizi con maggiore valore aggiunto, come ad esempio il report mensile sui consumi ed i consigli personalizzati e direttamente applicabili per risparmiare e scegliere di gestire il proprio comfort termico in modo sostenibile.
Un esempio della nostra tecnologia all'avanguardia è senza dubbio l'app Ariston NET, che consente alle persone di avere una maggiore consapevolezza e controllo dei propri consumi attraverso dei report periodici e dei consigli personalizzati che si possono sfruttare direttamente nella APP, traducendosi in un risparmio energetico e, di conseguenza, in un minor impatto sull'ambiente.
In allegato, è possibile leggere l'intervista completa.
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Fonte: La Termotecnica marzo 2023
Mercati: Edilizia
Parole chiave: Internet of things, Smart Home