L'intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni
L'Intelligenza Artificiale è una disciplina dell'informatica che ha come obiettivo la progettazione e la programmazione di software intelligenti, in grado di risolvere problemi anche complessi riproducendo comportamenti tipicamente umani.
Sempre più aziende, dal settore bancario a quello medico, dall'industria mineraria a quella dell'entertainment, utilizzano l'AI per aumentare la produttività, migliorare la qualità dei prodotti e creare nuovi modelli di business.
Viviamo nell'epoca della Quarta Rivoluzione Industriale e ormai l'industria non è più fabbriche e catene di montaggio, ma un paradigma in cui prevale il concetto di smart factory.
L'Industria 4.0 si basa sull'Internet of Things, sul cloud, sulle Big Data Analytics. L'impresa diventa intelligente, la produzione si semplifica, le risorse vengono ottimizzate, i risultati e i profitti massimizzati.
L'Intelligenza Artificiale ha un ruolo chiave in tutto questo. Ormai è uscita dalle industrie e dai siti di produzione, per diffondersi capillarmente in tutti i settori della nostra vita.
Probabilmente non ci rendiamo nemmeno conto di tutte le volte in cui la utilizziamo. Ormai diamo per scontate moltissime delle operazioni rese possibili solamente dai software intelligenti. Vediamo allora quali sono le principali.
Social media
I social media rappresentano la percentuale più alta di Intelligenza Artificiale che utilizziamo ogni giorno. Tra i software più utilizzati, sicuramente quello per il riconoscimento facciale (face detection) che permette a Facebook - ad esempio - di riconoscere in automatico le persone da taggare quando carichiamo una foto.
Ma si va ben oltre. I software sono addestrati per riconoscere anche i movimenti facciali e l'espressione delle emozioni. Altrimenti come farebbe Snapchat ad applicare tutti quei filtri?
Anche il riconoscimento delle immagini (image recognition) è essenziale. Pensiamo a Pinterest, un social basato sul contenuto visuale che ci invia suggerimenti sulla base delle immagini che abbiamo incluso nella nostra raccolta personale.
E che dire degli annunci che ci appaiano sulle home page? Gli annunci sponsorizzati sono pertinenti con i nostri interessi e coerenti con i nostri gusti. Com'è possibile? Semplice, Facebook sa cosa ci piace perché, proprio come Google, analizza i nostri comportamenti online.
Chatbot: customer support e assistenti vocali
Un chatbot, o Artificial Conversational Entity (ACE), è un programma dotato di AI in grado di imitare la comunicazione umana interattiva. I chatbot parlano e scrivono e quello che a noi sembra ormai naturale è frutto di processi estremamente complessi e software iper innovativi.
Utilizzando il deep learning, questi sistemi non solo imparano a riconoscere e comprendere il linguaggio naturale, ma instaurano dei meccanismi di auto-apprendimento che permettono loro di evolvere e diventare sempre più performanti.
Che siano le chat sui siti web o gli smart speaker, il software permette una doppia conversione: da linguaggio naturale in dati comprensibili alla macchina e quindi da dati della macchina a linguaggio naturale.
Alexa (Amazon), Siri (Apple), Cortana (Microsoft) e Assistant (Google) sono attualmente gli assistenti vocali più gettonati, ma molto altri sono in via di progettazione, in questa grandiosa fucina di idee che è l'Industria 4.0.
Il campo di utilizzo - poi - è sempre più ampio, dalla semplice sveglia alla funzione di enciclopedia parlante, dalla riproduzione di brani musicali al collegamento con gli impianti della casa, dalla gestione dei social fino al suggerimento di acquisti ed esperienze.
Marketing online
In parole povere, i suggerimenti degli e-commerce. Pensiamo a quando Amazon ci dice che "Potrebbe piacerti anche": come fa? Grazie alle complesse reti neurali artificiali, incrocia tutti i dati che ha raccolto su di noi come utenti online e riesce a proporci la soluzione più vicina ai nostri gusti.
Amazon sicuramente ci conosce, ma lo stesso possiamo dire di Google. Gli algoritmi combinano automaticamente le caratteristiche di rilevanza di un qualunque contenuto online e "decidono" se quel preciso contenuto sia pertinente con la nostra ricerca. In questo modo, quello che ci appare è sempre ciò che stavamo cercando.
Filtri antispam e sicurezza bancaria
Via via che i tentativi di spam diventano più sottili, gli antispam diventano più intelligenti. Riescono a riconoscere e bloccare le mail indesiderate riconoscendo contenuti nascosti, immagini ed elementi sospetti.
Cresce, quindi, la sicurezza per l'utente. E, parlando proprio di sicurezza, come non pensare al rischio di frodi, truffe e phishing?
Gli algoritmi dell'AI possono apprendere informazioni sulle transazioni di ogni cliente, immagazzinando dati dal suo comportamento presente e passato.
Qualora ci fossero movimenti sospetti, il software potrebbe mettere in campo una serie di misure di sicurezza, come il blocco della carta o un'immediata segnalazione.
Traduttore automatico
Ben lungi dall'essere perfetta o anche solo lontanamente paragonabile alla sensibilità di un traduttore in carne e ossa, la traduzione automatica ha visto negli ultimi anni un miglioramento impressionante.
Dalla semplice traduzione parola per parola, che dava spesso esiti incomprensibili, gli algoritmi si sono sviluppati in sistemi sempre più precisi, in grado comprendere il contesto e quindi interpretare intere frasi. Si inizia a leggere anche il non-scritto, il sentiment dell'interlocutore, il suo atteggiamento, il sarcasmo.
Utilizzi non sempre leciti
Fin qui abbiamo visto gli utilizzi virtuosi. Oltre a offrirci svago, queste applicazioni semplificano concretamente la vita di tutti i giorni. Non sempre, però, l'AI viene sfruttata per questi fini.
Il Regolamento sull'Intelligenza Artificiale della Commissione Europea, di cui abbiamo già parlato nel nostro blog, impedisce che le tecnologie di AI siano impiegate per tecniche subliminali o che sfruttino le vulnerabilità o debolezze di alcuni gruppi di utenti.
È inevitabile, però, che alcune app sfuggano al controllo e arrivino a diffondersi, causando danni sociali difficilmente calcolabili. Tra le ultime invenzioni di cui avremmo fatto volentieri a meno, un software che permette di parlare con i defunti, uno che attrae al gioco digitale, uno che crea profili falsi in poche mosse.
È evidente come queste siano anomalie, corruzioni. La tecnologia in sé non è mai negativa, casomai è l'utilizzo che se ne fa a essere sbagliato. L'intelligenza Artificiale, in particolare, rappresenta il fisiologico sviluppo del presente.
L'Industria 4.0 è stata il banco di prova e il punto di partenza per questa rivoluzione epocale, ormai pervasiva di ogni singolo aspetto delle nostre vite quotidiane.
Viviamo nell'epoca della Quarta Rivoluzione Industriale e ormai l'industria non è più fabbriche e catene di montaggio, ma un paradigma in cui prevale il concetto di smart factory.
L'Industria 4.0 si basa sull'Internet of Things, sul cloud, sulle Big Data Analytics. L'impresa diventa intelligente, la produzione si semplifica, le risorse vengono ottimizzate, i risultati e i profitti massimizzati.
L'Intelligenza Artificiale ha un ruolo chiave in tutto questo. Ormai è uscita dalle industrie e dai siti di produzione, per diffondersi capillarmente in tutti i settori della nostra vita.
Probabilmente non ci rendiamo nemmeno conto di tutte le volte in cui la utilizziamo. Ormai diamo per scontate moltissime delle operazioni rese possibili solamente dai software intelligenti. Vediamo allora quali sono le principali.
Social media
I social media rappresentano la percentuale più alta di Intelligenza Artificiale che utilizziamo ogni giorno. Tra i software più utilizzati, sicuramente quello per il riconoscimento facciale (face detection) che permette a Facebook - ad esempio - di riconoscere in automatico le persone da taggare quando carichiamo una foto.
Ma si va ben oltre. I software sono addestrati per riconoscere anche i movimenti facciali e l'espressione delle emozioni. Altrimenti come farebbe Snapchat ad applicare tutti quei filtri?
Anche il riconoscimento delle immagini (image recognition) è essenziale. Pensiamo a Pinterest, un social basato sul contenuto visuale che ci invia suggerimenti sulla base delle immagini che abbiamo incluso nella nostra raccolta personale.
E che dire degli annunci che ci appaiano sulle home page? Gli annunci sponsorizzati sono pertinenti con i nostri interessi e coerenti con i nostri gusti. Com'è possibile? Semplice, Facebook sa cosa ci piace perché, proprio come Google, analizza i nostri comportamenti online.
Chatbot: customer support e assistenti vocali
Un chatbot, o Artificial Conversational Entity (ACE), è un programma dotato di AI in grado di imitare la comunicazione umana interattiva. I chatbot parlano e scrivono e quello che a noi sembra ormai naturale è frutto di processi estremamente complessi e software iper innovativi.
Utilizzando il deep learning, questi sistemi non solo imparano a riconoscere e comprendere il linguaggio naturale, ma instaurano dei meccanismi di auto-apprendimento che permettono loro di evolvere e diventare sempre più performanti.
Che siano le chat sui siti web o gli smart speaker, il software permette una doppia conversione: da linguaggio naturale in dati comprensibili alla macchina e quindi da dati della macchina a linguaggio naturale.
Alexa (Amazon), Siri (Apple), Cortana (Microsoft) e Assistant (Google) sono attualmente gli assistenti vocali più gettonati, ma molto altri sono in via di progettazione, in questa grandiosa fucina di idee che è l'Industria 4.0.
Il campo di utilizzo - poi - è sempre più ampio, dalla semplice sveglia alla funzione di enciclopedia parlante, dalla riproduzione di brani musicali al collegamento con gli impianti della casa, dalla gestione dei social fino al suggerimento di acquisti ed esperienze.
Marketing online
In parole povere, i suggerimenti degli e-commerce. Pensiamo a quando Amazon ci dice che "Potrebbe piacerti anche": come fa? Grazie alle complesse reti neurali artificiali, incrocia tutti i dati che ha raccolto su di noi come utenti online e riesce a proporci la soluzione più vicina ai nostri gusti.
Amazon sicuramente ci conosce, ma lo stesso possiamo dire di Google. Gli algoritmi combinano automaticamente le caratteristiche di rilevanza di un qualunque contenuto online e "decidono" se quel preciso contenuto sia pertinente con la nostra ricerca. In questo modo, quello che ci appare è sempre ciò che stavamo cercando.
Filtri antispam e sicurezza bancaria
Via via che i tentativi di spam diventano più sottili, gli antispam diventano più intelligenti. Riescono a riconoscere e bloccare le mail indesiderate riconoscendo contenuti nascosti, immagini ed elementi sospetti.
Cresce, quindi, la sicurezza per l'utente. E, parlando proprio di sicurezza, come non pensare al rischio di frodi, truffe e phishing?
Gli algoritmi dell'AI possono apprendere informazioni sulle transazioni di ogni cliente, immagazzinando dati dal suo comportamento presente e passato.
Qualora ci fossero movimenti sospetti, il software potrebbe mettere in campo una serie di misure di sicurezza, come il blocco della carta o un'immediata segnalazione.
Traduttore automatico
Ben lungi dall'essere perfetta o anche solo lontanamente paragonabile alla sensibilità di un traduttore in carne e ossa, la traduzione automatica ha visto negli ultimi anni un miglioramento impressionante.
Dalla semplice traduzione parola per parola, che dava spesso esiti incomprensibili, gli algoritmi si sono sviluppati in sistemi sempre più precisi, in grado comprendere il contesto e quindi interpretare intere frasi. Si inizia a leggere anche il non-scritto, il sentiment dell'interlocutore, il suo atteggiamento, il sarcasmo.
Utilizzi non sempre leciti
Fin qui abbiamo visto gli utilizzi virtuosi. Oltre a offrirci svago, queste applicazioni semplificano concretamente la vita di tutti i giorni. Non sempre, però, l'AI viene sfruttata per questi fini.
Il Regolamento sull'Intelligenza Artificiale della Commissione Europea, di cui abbiamo già parlato nel nostro blog, impedisce che le tecnologie di AI siano impiegate per tecniche subliminali o che sfruttino le vulnerabilità o debolezze di alcuni gruppi di utenti.
È inevitabile, però, che alcune app sfuggano al controllo e arrivino a diffondersi, causando danni sociali difficilmente calcolabili. Tra le ultime invenzioni di cui avremmo fatto volentieri a meno, un software che permette di parlare con i defunti, uno che attrae al gioco digitale, uno che crea profili falsi in poche mosse.
È evidente come queste siano anomalie, corruzioni. La tecnologia in sé non è mai negativa, casomai è l'utilizzo che se ne fa a essere sbagliato. L'intelligenza Artificiale, in particolare, rappresenta il fisiologico sviluppo del presente.
L'Industria 4.0 è stata il banco di prova e il punto di partenza per questa rivoluzione epocale, ormai pervasiva di ogni singolo aspetto delle nostre vite quotidiane.
Parole chiave: AI Intelligenza artificiale per l'industria
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