Human Centric lighting: la luce che si adatta alle esigenze dell'uomo
Progettare la luce è un processo sempre più complesso: lo Human Centric Lighting tiene in considerazione gli effetti biologici, visivi ed emozionali della luce.
La luce è una componente basilare per il benessere dell'uomo. Basti pensare ai tanti benefici che il sole esercita sull'organismo, dalla sintesi della vitamina D fino al miglioramento dello stato umorale. Questo concetto così importante si estende anche all'illuminazione degli ambienti. Per molto tempo abbiamo attribuito all'illuminotecnica delle funzioni essenzialmente pratiche, necessarie per lo svolgimento delle attività umane di ogni giorno, in modo da soddisfare esigenze quali la visione, l'orientamento e la sicurezza. Da alcuni anni a questa parte, il paradigma è però cambiato. La scienza è sempre più concorde nell'affermare che la luce impatta su svariate funzioni degli individui, in particolar modo sul suo ritmo biologico o ritmo circadiano, a seconda di come lo si voglia definire.
Da questi presupposti è derivato allora il concetto di Human Centric Lighting (HCL) ovvero un nuovo modo di intendere l'illuminazione che mette al centro il benessere delle persone, mirando ad adattarsi alle loro necessità.
Che cos'è lo Human Centric Lighting
Lo Human Centric Lighting è un concetto di progettazione dell'illuminazione che prevede il ricorso a soluzioni in cui si combinano in maniera olistica effetti biologici, visivi ed emozionali della luce, con il fine ultimo di impattare positivamente sullo stato psico-fisico, sulla produttività, sull'umore e sulla salute delle persone.
Lo Human Centric Lighting analizza e mette in pratica modalità che consentono di ottenere l'illuminazione più corretta a ogni ora del giorno e dell'anno, in modo da favorire il benessere dell'individuo a trecentosessanta gradi.
L'approccio su cui si basa l'HCL non deve d'altronde stupire poiché ricalca quanto avviene in natura. Il ritmo biologico dell'uomo, a partire dal sistema cardiaco fino al ciclo sonno-veglia, si adegua infatti spontaneamente alle variazioni della luce che avvengono non solo nel corso della giornata ma anche da una stagione all'altra.
Partendo da questa intuizione, lo Human Centric Lighting mira quindi a creare ambienti in cui la luce costituisca un elemento cruciale in grado di accrescere la sensazione di comfort percepita dall'essere umano che, per qualunque motivazione, è ospitato all'interno di quegli stessi spazi vitali. Di qui si intuisce l'attributo "Human Centric". Una progettazione che pone al centro dell'interesse l'uomo, dimostrandosi a misura delle sue esigenze fisiche e psichiche.
L'impatto della luce sul benessere dell'uomo
In assenza di luce naturale, le sorgenti di illuminazione artificiale giocano un ruolo rilevante nello svolgimento delle nostre funzioni giornaliere, influenzando non solo il nostro stato di benessere ma anche il nostro grado motivazionale, la nostra concentrazione e la nostra produttività. Il fine del metodo Human Centric Lighting è di progettare la luce in modo da far fronte in maniera ottimale all'insieme di questi bisogni.
Un professionista che mette in atto un simile approccio in un qualsiasi progetto di illuminazione deve prestare attenzione a tre componenti:
- La componente visiva;
- La componente emotiva;
- La componente biologica.
L'elemento visivo è fondamentale in qualunque contesto ambientale. Solo una buona visione ci permette di sentirci a nostro agio e di orientarci correttamente nello spazio che ci accoglie.
Un buon progetto HCL deve inoltre tenere conto delle emozioni che si desidera trasmettere alle persone accolte in un determinato ambiente. A seconda delle peculiari esigenze, lo spazio può ad esempio offrire una sensazione di calore, di accoglienza, di relax, di energia o di concentrazione.
Essenziale è infine l'aspetto biologico del progetto di illuminazione. Una simile sfera deve essere studiata con la massima attenzione poiché influenza il bioritmo di chi è ospitato nell'ambiente circostante, garantendone ad esempio una maggiore produttività nelle ore diurne o una migliore qualità del sonno in quelle notturne.
Ambiti applicati dello Human Centric Lighting
L'orientamento Human Centric Lighting occupa un ruolo di primo piano in tutti quei contesti in cui la luce svolge una funzione centrale. Luoghi come ospedali, case di cura, uffici, fabbriche e scuole sono gli ambiti applicativi in cui l'illuminotecnica "Human Centric" trova la sua massima espressione.
In tutti questi settori, la luce sta divenendo progressivamente uno strumento che aiuta a migliorare la qualità della vita delle persone. Ma in generale, l'approccio HCL è valido per tutti gli spazi interni in cui trascorriamo buona parte della nostra giornata. Non ne sono quindi esclusi neanche gli ambienti domestici.
L'applicazione pratica dello Human Centric Lighting vede un efficace alleato nelle recenti tecnologie, soprattutto negli sviluppi dell'Internet of Things che stanno ampliando il ventaglio di prodotti disponibili per i progetti illuminotecnici. La rivoluzione della luce è appena iniziata. Da ora in poi ci attende un crescendo di innovazioni sempre più intelligenti e sempre più adatte alle esigenze umane.
Da questi presupposti è derivato allora il concetto di Human Centric Lighting (HCL) ovvero un nuovo modo di intendere l'illuminazione che mette al centro il benessere delle persone, mirando ad adattarsi alle loro necessità.
Che cos'è lo Human Centric Lighting
Lo Human Centric Lighting è un concetto di progettazione dell'illuminazione che prevede il ricorso a soluzioni in cui si combinano in maniera olistica effetti biologici, visivi ed emozionali della luce, con il fine ultimo di impattare positivamente sullo stato psico-fisico, sulla produttività, sull'umore e sulla salute delle persone.
Lo Human Centric Lighting analizza e mette in pratica modalità che consentono di ottenere l'illuminazione più corretta a ogni ora del giorno e dell'anno, in modo da favorire il benessere dell'individuo a trecentosessanta gradi.
L'approccio su cui si basa l'HCL non deve d'altronde stupire poiché ricalca quanto avviene in natura. Il ritmo biologico dell'uomo, a partire dal sistema cardiaco fino al ciclo sonno-veglia, si adegua infatti spontaneamente alle variazioni della luce che avvengono non solo nel corso della giornata ma anche da una stagione all'altra.
Partendo da questa intuizione, lo Human Centric Lighting mira quindi a creare ambienti in cui la luce costituisca un elemento cruciale in grado di accrescere la sensazione di comfort percepita dall'essere umano che, per qualunque motivazione, è ospitato all'interno di quegli stessi spazi vitali. Di qui si intuisce l'attributo "Human Centric". Una progettazione che pone al centro dell'interesse l'uomo, dimostrandosi a misura delle sue esigenze fisiche e psichiche.
L'impatto della luce sul benessere dell'uomo
In assenza di luce naturale, le sorgenti di illuminazione artificiale giocano un ruolo rilevante nello svolgimento delle nostre funzioni giornaliere, influenzando non solo il nostro stato di benessere ma anche il nostro grado motivazionale, la nostra concentrazione e la nostra produttività. Il fine del metodo Human Centric Lighting è di progettare la luce in modo da far fronte in maniera ottimale all'insieme di questi bisogni.
Un professionista che mette in atto un simile approccio in un qualsiasi progetto di illuminazione deve prestare attenzione a tre componenti:
- La componente visiva;
- La componente emotiva;
- La componente biologica.
L'elemento visivo è fondamentale in qualunque contesto ambientale. Solo una buona visione ci permette di sentirci a nostro agio e di orientarci correttamente nello spazio che ci accoglie.
Un buon progetto HCL deve inoltre tenere conto delle emozioni che si desidera trasmettere alle persone accolte in un determinato ambiente. A seconda delle peculiari esigenze, lo spazio può ad esempio offrire una sensazione di calore, di accoglienza, di relax, di energia o di concentrazione.
Essenziale è infine l'aspetto biologico del progetto di illuminazione. Una simile sfera deve essere studiata con la massima attenzione poiché influenza il bioritmo di chi è ospitato nell'ambiente circostante, garantendone ad esempio una maggiore produttività nelle ore diurne o una migliore qualità del sonno in quelle notturne.
Ambiti applicati dello Human Centric Lighting
L'orientamento Human Centric Lighting occupa un ruolo di primo piano in tutti quei contesti in cui la luce svolge una funzione centrale. Luoghi come ospedali, case di cura, uffici, fabbriche e scuole sono gli ambiti applicativi in cui l'illuminotecnica "Human Centric" trova la sua massima espressione.
In tutti questi settori, la luce sta divenendo progressivamente uno strumento che aiuta a migliorare la qualità della vita delle persone. Ma in generale, l'approccio HCL è valido per tutti gli spazi interni in cui trascorriamo buona parte della nostra giornata. Non ne sono quindi esclusi neanche gli ambienti domestici.
L'applicazione pratica dello Human Centric Lighting vede un efficace alleato nelle recenti tecnologie, soprattutto negli sviluppi dell'Internet of Things che stanno ampliando il ventaglio di prodotti disponibili per i progetti illuminotecnici. La rivoluzione della luce è appena iniziata. Da ora in poi ci attende un crescendo di innovazioni sempre più intelligenti e sempre più adatte alle esigenze umane.
Settori: Illuminotecnica
Parole chiave: Illuminotecnica
- A2A Energy Solutions
- Schneider Electric