RESET: ENERGIA CARBON-NEGATIVE DA BIOMASSE
RESET è un'azienda cleantech fondata nel 2015 e attiva nel settore dell'economia circolare e delle fonti rinnovabili di energia. L'azienda, titolare di due brevetti per invenzione industriale, ha sviluppato Syngasmart: un originale sistema di gassificazione di biomasse, integrato a generatori di energia elettrica e termica, altamente automatizzato e compatto, pensato per servire aziende e comunità di piccole-medie dimensioni. SyngaSmart, attraverso impianti plug-and-play distribuiti sul territorio, permette di valorizzare "on-site" risorse rinnovabili disponibili localmente (residui agroforestali) così come sottoprodotti e scarti organici normalmente considerati rifiuti, riducendo così costi e impatti ambientali causati dal trasporto e conferimento in discarica.
Utilizzando la tecnologia SyngaSmart per la produzione di Bio-Syngas, sono state avviate diverse attività di Ricerca & Sviluppo per la valorizzazione energetica e riduzione volumetrica on-site di biomasse residuali, fino ad oggi considerate di scarto.
Punto di partenza è stata l'alimentazione tradizionale degli impianti con biomassa legnosa vergine, proveniente da attività di manutenzione del verde urbano e boschivo. Insieme alla valorizzazione energetica, questi consentono la produzione di un sottoprodotto utilizzabile come ammendante agricolo, il BioChar, riconosciuto anche come NET (Negative Emission Technology). Le attività di R&D portate avanti, si inseriscono nel paradigma dell'economia circolare, ed in particolare nel settore "Waste-To-Energy". Nel dettaglio, si è voluta allargare la base dei materiali utilizzabili come fonte energetica, mettendo a punto la tecnologia per alimentare diverse matrici a differente contenuto organico, come: digestato solido proveniente da impianti di digestione anaerobica; fanghi provenienti da impianti di trattamento di acque reflue civili ed industriali; Frazione Organica Stabilizzata (FOS) proveniente da impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU). Nel caso della FOS, è stata autorizzata dalla Regione Lazio, secondo il D.lgs. 152/06, l'installazione di un impianto con tecnologia SyngaSmart, presso un sito dove è in esercizio un impianto TMB della capacità di 202.000 ton/anno.
Punto di partenza è stata l'alimentazione tradizionale degli impianti con biomassa legnosa vergine, proveniente da attività di manutenzione del verde urbano e boschivo. Insieme alla valorizzazione energetica, questi consentono la produzione di un sottoprodotto utilizzabile come ammendante agricolo, il BioChar, riconosciuto anche come NET (Negative Emission Technology). Le attività di R&D portate avanti, si inseriscono nel paradigma dell'economia circolare, ed in particolare nel settore "Waste-To-Energy". Nel dettaglio, si è voluta allargare la base dei materiali utilizzabili come fonte energetica, mettendo a punto la tecnologia per alimentare diverse matrici a differente contenuto organico, come: digestato solido proveniente da impianti di digestione anaerobica; fanghi provenienti da impianti di trattamento di acque reflue civili ed industriali; Frazione Organica Stabilizzata (FOS) proveniente da impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU). Nel caso della FOS, è stata autorizzata dalla Regione Lazio, secondo il D.lgs. 152/06, l'installazione di un impianto con tecnologia SyngaSmart, presso un sito dove è in esercizio un impianto TMB della capacità di 202.000 ton/anno.
Parole chiave: Energia elettrica
- Fabio Zanellini
- Lucia Ammendola