Polyglass evita l'emissione di 2.100 tonnellate di CO2 nell'ambiente grazie alla trigenerazione
La sfida globale per industrie e società civile è quella di conciliare crescita economica, efficienza energetica e sostenibilità ambientale, per il bene del pianeta.
Polyglass, da sempre attenta a queste tematiche, nel suo stabilimento di Ponte di Piave in provincia di Treviso, ha colto la sfida di razionalizzare i consumi di energia e di ridimensionare l'impatto ambientale, scegliendo AB e la tecnologia della trigenerazione (produzione combinata di energia elettrica, termica calda e fredda).
Polyglass, realtà manifatturiera da più di 50 anni, è parte del gruppo Mapei dal 2008 e ha una presenza consolidata a livello internazionale anche grazie alla sua sede operativa negli Stati Uniti.
Questa azienda è tra i principali player a livello globale nella produzione e distribuzione di soluzioni impermeabilizzanti per la realizzazione, la manutenzione o il rifacimento di grandi coperture industriali e commerciali quali: fabbricati direzionali, capannoni industriali, centri commerciali, uffici e infrastrutture civili in genere.
Lo stabilimento di Ponte di Piave ha una capacità produttiva di circa 150.000 tonnellate di membrane impermeabilizzanti l'anno certificate qualitativamente (ISO9001) e opera a tre turni su due reparti con processi produttivi che richiedono un'elevata quantità di energia elettrica, per questo motivo è a tutti gli effetti considerato "energivoro".
In ottica "environmentally friendly", Polyglass si è rivolta ad AB, leader nel settore della sostenibilità energetica, per installare un nuovo impianto di trigenerazione da 2,7 MW, che ha sostituito il precedente impianto di cogenerazione da 1 MW.
"Questo recente e importante investimento ha consentito una miglior ottimizzazione dei costi energetici oltre che un'importante riduzione delle emissioni di CO2 in linea con le politiche di gruppo sulla riduzione della carbon footprint - spiega il Direttore di Stabilimento Stefano Galbiati.
Inoltre, questo investimento ha reso praticamente autonoma l'azienda nell'approvvigionamento di energia elettrica, poiché il fabbisogno medio viene completamente autoprodotto dallo stabilimento".
Il nuovo impianto di AB permette infatti un miglioramento del rendimento globale dell'utilizzo del gas naturale che è passato dal 55% al 75% e consente di produrre 2.700 kW di energia elettrica a diretto utilizzo per lo stabilimento e circa 500 kW di energia termica per il reparto bitumi, oltre a generare fino a 1500 kW di acqua fredda per il reparto sintetici, consentendo di fermare gli attuali frigoriferi elettrici presenti nello stabilimento.
L'intero impianto permette un risparmio di emissioni di gas serra prodotto di 2.100 ton di CO2/anno. "Analizzando le performance dello stabilimento possiamo dire che la produzione lorda di energia elettrica da cogenerazione nell'impianto di Ponte di Piave sarà di oltre 16 milioni di kWh, equivalente al consumo di un piccolo paese di 5.500 nuclei familiari in un anno "afferma Roberto Stellino, Corporate Energy Manager di Mapei.
"Come Polyglass siamo convinti che una crescita sostenibile nel lungo periodo richieda necessariamente anche un cambio di modello di business nel quale la nostra crescita sul mercato deve necessariamente passare anche attraverso il rispetto del pianeta e delle generazioni future e la soddisfazione delle aspettative di tutti i portatori di interessi che ruotano intorno all'azienda, dagli investitori, ai dipendenti, alla comunità intera del contesto territoriale in cui operiamo".
Questa azienda è tra i principali player a livello globale nella produzione e distribuzione di soluzioni impermeabilizzanti per la realizzazione, la manutenzione o il rifacimento di grandi coperture industriali e commerciali quali: fabbricati direzionali, capannoni industriali, centri commerciali, uffici e infrastrutture civili in genere.
Lo stabilimento di Ponte di Piave ha una capacità produttiva di circa 150.000 tonnellate di membrane impermeabilizzanti l'anno certificate qualitativamente (ISO9001) e opera a tre turni su due reparti con processi produttivi che richiedono un'elevata quantità di energia elettrica, per questo motivo è a tutti gli effetti considerato "energivoro".
In ottica "environmentally friendly", Polyglass si è rivolta ad AB, leader nel settore della sostenibilità energetica, per installare un nuovo impianto di trigenerazione da 2,7 MW, che ha sostituito il precedente impianto di cogenerazione da 1 MW.
"Questo recente e importante investimento ha consentito una miglior ottimizzazione dei costi energetici oltre che un'importante riduzione delle emissioni di CO2 in linea con le politiche di gruppo sulla riduzione della carbon footprint - spiega il Direttore di Stabilimento Stefano Galbiati.
Inoltre, questo investimento ha reso praticamente autonoma l'azienda nell'approvvigionamento di energia elettrica, poiché il fabbisogno medio viene completamente autoprodotto dallo stabilimento".
Il nuovo impianto di AB permette infatti un miglioramento del rendimento globale dell'utilizzo del gas naturale che è passato dal 55% al 75% e consente di produrre 2.700 kW di energia elettrica a diretto utilizzo per lo stabilimento e circa 500 kW di energia termica per il reparto bitumi, oltre a generare fino a 1500 kW di acqua fredda per il reparto sintetici, consentendo di fermare gli attuali frigoriferi elettrici presenti nello stabilimento.
L'intero impianto permette un risparmio di emissioni di gas serra prodotto di 2.100 ton di CO2/anno. "Analizzando le performance dello stabilimento possiamo dire che la produzione lorda di energia elettrica da cogenerazione nell'impianto di Ponte di Piave sarà di oltre 16 milioni di kWh, equivalente al consumo di un piccolo paese di 5.500 nuclei familiari in un anno "afferma Roberto Stellino, Corporate Energy Manager di Mapei.
"Come Polyglass siamo convinti che una crescita sostenibile nel lungo periodo richieda necessariamente anche un cambio di modello di business nel quale la nostra crescita sul mercato deve necessariamente passare anche attraverso il rispetto del pianeta e delle generazioni future e la soddisfazione delle aspettative di tutti i portatori di interessi che ruotano intorno all'azienda, dagli investitori, ai dipendenti, alla comunità intera del contesto territoriale in cui operiamo".
Parole chiave: Energia elettrica
- Fabio Zanellini
- Lucia Ammendola