La manutenzione degli apparecchi di illuminazione pubblica è un aspetto importante per i centri urbani. L’adozione di accortezza tecniche e contrattualistiche permettono una riduzione dei disservizi. L'utilizzo delle nuove tecnologie LED, altamente performanti e rispettose dell'ambiente, permettono di ottenere giochi di luce fino ad oggi ottenibili solamente a fronte dell'impiego di numerosi corpi illuminanti e di onerose spese gestionali. L’illuminazione pubblica ricopre un ruolo fondamentale per la vita sociale e rappresenta, per la pubblica amministrazione, un investimento dovuto, senza un ritorno economico diretto. Risulta pertanto necessario ottimizzare gli investimenti e la gestione per far si che i relativi costi incidano il meno possibile sui bilanci pubblici, pur garantendo l’efficienza del servizio.
Panoramica sulle azioni di recupero del territorio:
- scavo archeologico
- consolidamento delle murature
- protezione diretta ed indiretta
- interventi per l’accessibilità
- riqualificazione ambientale
Azione 1: Ridurre i consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche, residenziali e non residenziali e integrazione con sistemi di produzione di energia per autoconsumo.
Azione 2: riduzione consumi energetici delle reti di illuminazione pubblica, promuovendo installazioni di sistemi automatici di regolazione (sensori di luminosità, sistemi di telecontrollo e di tele gestione energetica della rete)
Azione 3: riduzione consumi energetici ed emissioni gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo.
Il progetto Energia da Fonti Rinnovabili e ICT per la Sostenibilità Energetica (in breve progetto Sostenibilità Energetica) del CNR intende studiare e sperimentare un insieme coordinato di soluzioni innovative per rendere le città sostenibili da un punto di vista energetico-ambientale. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto si basa sull’uso diffuso di fonti energetiche rinnovabili (e delle relative tecnologie per l’accumulo e la gestione dell’energia) e sull’utilizzo estensivo di tecnologie ICT per la gestione avanzata dei flussi energetici e rendere i servizi della città energeticamente efficienti adattandoli alla domanda (favorendo quindi il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia) e alla disponibilità di energia da fonti rinnovabili, anche con il coinvolgimento consapevole dei cittadini.
Seguendo il concetto dell'illuminazione d'accento puntuale per fasci concentrati, si andrà a mettere in risalto la linea architettonica e la verticalità di questo elemento caratteristico del paesaggio urbano, rendendolo identificabile anche a notevole distanza nel panorama notturno, la tecnologia a LED delle sorgenti luminose che verranno impiegate daranno anche l'opportunità di applicazioni avanzate di telecontrollo , mentre la temperatura colore di 4000 ° Kelvin che verrà impiegata si distinguerà da quella a 3000 ° delle zone circostanti.
La corretta valutazione dello stato di fatto di un impianto d’illuminazione pubblica risulta indispensabile ai fini della progettazione di un intervento di riqualificazione energetica, la cui realizzazione possa garantire il conseguimento del miglior risultato possibile in termini di riduzione dei consumi di energia elettrica. La riqualificazione energetica dell’impianto non ha niente a che vedere con la sua "messa a norma" che per Legge è obbligatoria, ma i due interventi possono essere integrati tra loro.
L’obiettivo è quello di fornire le linee guida operative di progettazione armonizzate per tutto il territorio e per tipologia di applicazione al fine di ridefinire la luce e guidarne l’evoluzione, nel contempo aiutandone il controllo e la verifica e i progettisti a comprendere di cosa necessita il comune. Ogni lampione è a tutti gli effetti uno strumento infrastrutturale a costo zero abilitante a decine di servizi a valore aggiunto per il territorio: la videosorveglianza, la gestione di chiamate di emergenza, l’internet wireless ovunque, la diffusione di informazioni, il controllo di sistemi remoti, la raccolta e diffusione dei dati provenienti dalle infrastrutture telecontrollate, il tutto riducendo i costi dell’illuminazione del 30% e senza costi di opere edili.
Il tema generale della pianificazione della luce deve avere sempre un approccio multidisclipinare e strettamente interconnesso: il tecnico elettrotecnico, che analizza il rischio dell’impianto, l’esperto in gestione dell’energia che analizza gli aspetti energetici (audit energetico), l’illuminotecnico che analizza la situazione illuminotecnica e le relative soluzioni. Il pianificatore che analizza e indica il percorso qualificante della città sia dal punto di vista funzionale che identificativo. Utilizzando un sistema ad onde convogliate sulla stessa struttura dei cavi di illuminazione pubblica con possibilità di essere mezzo comunicativo ampliabile per inserzione di pannelli a messaggio variabile, access-point internet, apparati di videocontrollo.
L'impianto di illuminazione deve essere progettato per evitare sprechi di energia senza compromettere i requisiti di illuminazione. Va individuato in base all'apparecchio di illuminazione scelto, all'ambiente circostante ed al programma di manutenzione previsto.
La Smart City si profila come Infrastruttura Critica per la sua vulnerabilità “fisica” intrinseca (numero abitanti / complessità) e per gli aspetti connessi alla modernizzazione “digitale” (vulnerabilità “logica” – cyber). L’importanza della sicurezza dei dati, veri e propri “elementi atomici” su cui si basa la moderna smart city, è un fattore di primaria importanza e, pertanto, necessità un approccio multi dimensionale. L’importanza della sicurezza dei dati, veri e propri “elementi atomici” su cui si basa la moderna smart city, è un fattore di primaria importanza e, pertanto, necessità un approccio multi‐dimensionale.
Attuazione di politiche centralizzate di governo della mobilità pubblica e privata nell’area metropolitana:
•Razionalizzazione globale della rete e dei servizi programmati in ottica multi-aziendale
•Migliore sfruttamento del parco veicolare
•Eliminazione degli sfridi gestionali
•Semplificazione dell’offerta per l’utenza e diversificazione dei servizi e delle tariffe
•Ottimizzazione delle risorse impiegate e introduzione di flessibilità interaziendale
La spesa energetica annuale(*) delle PP.AA. supera i 10.000 Mln € con un trend crescente negli ultimi 5 anni, diventando così un’importante area di intervento per le iniziative di risparmio. I principali fattori di incremento sono le maggiori quantità consumate (principalmente per l’aumento dei consumi di energia elettrica) e l’aumento dei prezzi di mercato (prezzo del petrolio driver per quelli degli altri vettori energetici). Negli EPC la remunerazione degli interventi di riqualificazione energetica avviene sulla base dei risparmi effettivamente conseguiti. Tale tipologia di contratto permette al Fornitore, a fronte di un canone costante, di realizzare durante l’intera durata contrattuale interventi di riqualificazione, completamente remunerati dal risparmio energetico indotto (minori costi sostenuti per i consumi energetici).
L‘impianto di Solar Cooling sarà dotato di sistema di monitoraggio, acquisizione e misurazione delle prestazioni. Il telecontrollo, a distanza dalle macchine permetterà la visualizzazione e la possibilità di intervento sui parametri di funzionamento degli apparecchi attraverso esclusivo software sviluppato per l’occorrenza.
Negli impianti DeNOX un accidentale rilascio di vapori di NH3 può generare un’atmosfera potenzialmente esplosiva. Nel presente lavoro le Norme CEI 31-35 e CEI EN 60079-10-1 sono utilizzate per stimare la distanza pericolosa e il tempo di persistenza, riferiti a un’emissione di vapori di ammoniaca dalla valvola di regolazione della portata.
...borgo tra i più belli d’Italia, si rinnova sotto una “nuova luce” grazie all’innovativa piattaforma Philips CityTouch.
L’intervento illuminotecnico, progettato e realizzato da Gianni Botter Impianti Srl in collaborazione con Philips, ha valorizzato il territorio, generando risparmi energetici ed economici.
Le attività di ricerca sono orientate allo sviluppo di nuovi sistemi basati sulla tecnologia delle celle a combustibile, per tutte le possibili applicazioni, dall'impiego per la produzione di energia elettrica e termica con impianti di piccola e media taglia alla propulsione terrestre, marina, e perfino aeronautica. Tra gli obiettivi, anche lo sviluppo e la prototipazione di sistemi di accumulo dell’energia elettrica a idrogeno e/o ad aria compressa, di macchine ad assorbimento di piccola taglia (<20 kW) e di bio‐tecnologie di conversione per la valorizzazione delle biomasse basate su celle a combustibile microbiche.
- Formazione agli studenti sulla normativa regionale e nazionale sulla tematica dei rifiuti
- Analisi dei consumi e della tipologia dei rifiuti prodotti in ambito universitario
- Raccolta straordinaria carta e RAEE
- Installazione dei cassonetti per la raccolta differenziata in collaborazione con ASIA
- Acquisto e installazione spillatori acqua
Soluzioni per la gestione della rete elettrica e monitoraggio energetico
- Modulo Audit:
modulo per realizzare accurate analisi energetiche nel settore industriale e civile. Tutti gli strumenti necessari per capire come viene consumata l’energia e identificare le anomalie.
- Modulo Modeling:
permette di creare modelli statistici per la previsione ed il controllo dei consumi energetici.
- Modulo Budgeting:
permette di fare previsioni di costi energetici. E’ possibile creare e comparare diversi budgets per ciascun vettore energetico.
La tecnologia LED, se ben progettata ed utilizzata, offre una soluzione di risparmio energetico per nuovi impianti di illuminazione e di ammodernamento di quelli esistenti in particolare per siti di produzione, magazzini, interni di strutture sportive. Sviluppare un sistema di illuminazione a LED destinato sia agli ambiti industriali/centri logistici e parcheggi che alla ristrutturazione degli impianti esistenti. Led di nuova generazione abbinati e ottiche diversificate, prodotto a minimo impatto ambientale.
Il pagamento dell’accisa è effettuato in rate di acconto mensili, da versare entro il giorno 16 di ciascun mese, calcolate sulla base di un dodicesimo dei consumi dell’anno precedente. Per il mese di agosto, la rata di acconto è versata entro il giorno 20. Il versamento a conguaglio è effettuato entro il giorno 16 del mese di marzo dell’anno successivo a quello cui si riferisce. Le somme eventualmente versate in più del dovuto sono detratte dai successivi versamenti di acconto. La bolletta di pagamento rilasciata dai soggetti venditori ai consumatori finali deve riportare i qantitativi di energia elettrica venduti e l’accisa.
La produzione lorda di energia elettrica in Piemonte nel 2010 è stata pari a 24.092 GWh, quella netta (ossia al netto dei fabbisogni per i servizi ausiliari della produzione) è stata di 23.550,7 GWh, in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente. Circa il 67% della produzione è stata ottenuta da impianti termoelettrici e circa il 32% da impianti idroelettrici, mantenendo sostanzialmente la ripartizione percentuale dell’anno precedente. La produzione da fotovoltaico, più che raddoppiata rispetto al 2009, sulla spinta del sistema di incentivazione del “Conto energia”, rappresenta circa lo 0,5% del totale. Il contributo dell’eolico rimane invece ancora molto limitato.
Le strutture alberghiere della Regione Veneto possono dare un contributo strutturale e sostanziale allo sviluppo dell'efficienza energetica del sistema nazionale. La Regione Veneto ha un consumo finale di energia pari a circa 11 Mtep, quasi il 10% del consumo finale di energia della nazione: le voci più importanti sono l'energia elettrica e il gas naturale che rappresentano il 64% del consumo finale, seguiti dal gasolio che rappresenta il 21%. L'insieme delle tre fonti realizzano l'85% del totale del consumo finale della Regione. Se l'obiettivo al 2020 di riduzione del 20% dei consumi fosse applicato in toto ai consumi della Regione Veneto, sarebbe necessario effettuare un risparmio di energia finale nell'ordine di 1000 ktep.
Il vettore elettrico, associato a tecnologie evolute agli usi finali, consente significativi risparmi in termini di energia primaria, nonché una riduzione significativa di inquinanti e CO2. Il settore delle pompe di calore elettriche per la climatizzazione, domestica e no, rappresenta uno dei più promettenti ambiti di intervento per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico italiani. Tra i vincoli principali alla diffusione delle pompe di calore in ambito residenziale vi è quello della tariffa elettrica. Occorre puntare ad assetti regolatori che semplifichino l’installazione di questo genere di sistemi e non penalizzino economicamente i consumi “efficienti” di energia elettrica.
L’idea di base su cui si fondano i moderni sistemi di teleriscaldamento urbano è il riutilizzo delle fonti di calore che altrimenti andrebbero disperse (dai processi di produzione dell’energia elettrica ed altri processi industriali). Il teleriscaldamento può efficacemente utilizzare la cogenerazione di elettricità e calore, il recupero di energia dai rifiuti e molte forme di energia rinnovabile (biomasse, sorgenti geotermiche, solare termico). Attualmente il teleriscaldamento copre circa il 10% della domanda totale di calore per riscaldamento nell’Unione Europea (in Italia circa il 4%), ma è diffuso in modo particolare nell’Europa settentrionale e centro orientale, dove raggiunge quote di mercato superiori al 50%.
La filiera è in grado di fornire impianti a biomassa “chiavi in mano”, per piccole potenze - inferiori a 1MWe - e grandi potenze - fino a 30 Mwe. Produzione combinata di elettricità e calore, con percentuali variabili (0-100%), seguendo le richieste anche legate alla stagionalità. Sistema di combustione a griglia oppure letto fluido, in virtù della tipologia di biomassa. Utilizzo di ciclo ORC oppure tutto vapore. In presenza di territori che fanno già uso di risorse locali per produzione di calore, una piccola centrale cogenerativa incrementa sicuramente l’efficienza e riduce drasticamente le emissioni di CO2. L’utilizzo di energia elettrica con buona disponibilità, anche a distanza dalle grosse centrali, consente un alleggerimento in termini di costi e perdite del sistema di distribuzione.
Gli impianti cogenerativi con ORC Turboden consentono di produrre con ottima efficienza ed estrema semplicità di esercizio energia elettrica e calore da biomassa legnosa. La potenza dei turbogeneratori è generalmente compresa tra i 600 kW elettrici ed i 6 MW elettrici.
Il sistema di monitoraggio statistico della produzione elettrica, sviluppato da TERNA con il supporto diretto del GSE per le fonti rinnovabili, è oggi ampiamente avviato e consolidato. Lo sviluppo del sistema di monitoraggio degli usi termici delle FER è invece un’operazione più complessa, poiché è necessario rilevare statisticamente anche gli usi finali diretti di famiglie, imprese, servizi, agricoltura, caratterizzati da frammentazione degli impianti sul territorio e eterogeneità delle possibili applicazioni.
L’idea di base su cui si fondano i moderni sistemi di Teleriscaldamento urbano è il riutilizzo delle fonti di calore che altrimenti andrebbero disperse e non utilizzate. A livello europeo, il 50% dell’energia primaria utilizzata viene dispersa (principalmente sotto forma di calore) a causa delle inefficienze dei sistemi di trasformazione energetica (processi di produzione dell’energia elettrica, raffinazione dei combustibili e altri processi industriali), prima dell’utilizzo finale.
- Calore ed energia sono prodotti dai rifiuti della municipalità e industriali, rifiuti che non possono essere riciclati o riusati.
- Circa 240,000 tonn di rifiuti sono bruciati ogni anno – equivalgono ai rifiuti generati dalla popolazione della città di Stoccolma.
- La sua capacità è di circa 60 MW di calore e 20 MW di elettricità – eguaglia i consumi di calore ed energia elettrica di circa 40,000 abitazioni.
L’idea di base su cui si fondano i moderni sistemi di teleriscaldamento urbano è il riutilizzo delle fonti di calore che altrimenti andrebbero disperse (dai processi di produzione dell’energia elettrica ed altri processi industriali). Il teleriscaldamento può efficacemente utilizzare la cogenerazione di elettricità e calore, il recupero di energia dai rifiuti e molte forme di energia rinnovabile (biomasse, sorgenti geotermiche, solare termico).
E.ON sta sviluppando progetti sulle smart homes insieme Deutsche Telekom per il finanziamento di generatori domestici di energia e contatori intelligenti Unità di micro – cogenerazione CHP. E.ON sostiene il lancio di sistemi di micro-cogenerazione CHP di calore ed energia con un sussidio di 1.000 euro per ogni contratto. E.ON invita a presentare progetti di ricerca sul tema “i consumatori e la casa intelligente con l’obiettivo di approfondire le opportunità promosse dall’integrazione, nei sistemi domestici, delle tecnologie per l’approvvigionamento energetico, soluzioni per la mobilità, sicurezza ed elettronica di consumo.
Rispetto ad altre tipologie d’incentivi per l’efficienza energetica i TEE hanno mostrato, tra l’altro, di: favorire e stimolare l’integrazione tra efficienza energetica e rinnovabili termiche e valorizzare l’intermediazione qualificata operata dalle società di servizi energetici, che può anche risultare cruciale. Per il settore delle FER termiche e dell’efficienza rispetto al settore elettrico, in ragione delle maggiori complessità impiantistiche legate all’integrazione degli interventi di efficienza con i processi produttivi e alla generazione, al trasporto e al consumo del calore.
Installazione di un sistema di recuperatori in uscita all’impianto termico di trattamento delle emissioni gassose di 3 macchine rotative e un chiller ad assorbimento allo scopo di ridurre i consumi di energia elettrica e di metano necessari per il raffreddamento delle utilities delle rotative e la climatizzazione dei reparti di produzione dello stabilimento.
In Italia gli interventi del tipo passivo vanno diventando sempre meno efficaci per effetto – conseguente all’innalzarsi del tenore di vita - del crescente peso (e quindi, per effetto di leva, delle relative potenzialità di risparmio) del condizionamento estivo rispetto al riscaldamento invernale. Rimane invece ancora valida la via del BMS (in sostanza la cosiddetta domotica), oltre naturalmente a quella del risparmio a costo zero conseguente alla consapevolezza attiva degli utenti.
Riferimenti per la progettazione illuminotecnica indoor.
Realizzazione di basse emissioni di carbonio negli spostamenti:
- Fornitura dei dati sul traffico in tempo reale
- Riduzione delle emissioni di scarico e il miglioramento della capacità del traffico agli incroci
- Aiuto agli automobilisti a determinare la posizione dei parcheggi disponibili dei parcheggi disponibili.
Allo stato attuale il sistema energetico europeo è responsabile di un elevatissimo spreco di energia che è originato, principalmente, dalle varie conversioni che l’energia subisce dall’origine (energia primaria)all’utilizzo finale (energia elettrica, calore per riscaldamento, combustibili per autotrazione, ecc.). La maggior parte dell’energia sprecata è dissipata nell’ambiente sotto forma di calore. L’idea di base su cui si fondano i moderni sistemi di teleriscaldamento urbano è il riutilizzo delle fonti di calore che altrimenti andrebbero disperse (dai processi di produzione dell’energia elettrica ed altri processi industriali). Il teleriscaldamento può efficacemente utilizzare la cogenerazione di elettricità e calore, il recupero di energia dai rifiuti e molte forme di energia rinnovabile (biomasse, sorgenti geotermiche, solare termico).
- Utilizzazione di metodi di depurazione delle acque basate sulla tecnologia “bolle fini”
- Trasformatori ad alta efficienza
- Rifasamento delle reti del distributore
- Aumento della sezione dei cavi elettrici
- Installazione di modem a basso consumo
- Vernici selettive
- Efficientamento impianti sportivi (piscine)
- Nuovi metodi di interramento cavi
Interfaccia tra CARL Source e SAP: ottimizzazione del processo d'acquisti presso la metropolitana di Torino. Il riaprovvigionamento scorte presso la metro di Torino avviene tramite il software di manutenzione CARL Source (magazzino da 8 m. euro). Le RdA vengono lanciate in CARL Source ed inviate a SAP. Qui vengono trasformate in OdA automaticamente importati in CARL Source, dove verranno poi registrate le entrate merce. Gli utenti hanno il vantaggio di usare un unico strumento per la manutenzione e di delegare le attività di acquisto su SAP ritrovando gli stessi codici in entrambi i software.