Storage idroelettrico, transizione ecologica e riduzione di emissioni
Lo storage idroelettrico in Italia: un contributo alla transizione ecologica
Ing. Livio Magri - La Termotecnica
Ing. Bruno Lazzaro
- Situazione energetica nel settore elettrico
- Obiettivi di sviluppo nella transizione ecologica (Fit for 55)
- Adeguatezza del sistema elettrico
- Esigenze di rete e peculiarità dell'accumulo idroelettrico
- Tipologia del macchinario
- Potenzialità e sviluppo dello storage idroelettrico
- Nuove soluzioni: sistemi ibridi di medio/piccola taglia
- Efficientamento
Gli obiettivi di de-carbonizzazione europei recepiti dal PNRR italiano stanno spingendo fortemente lo sviluppo delle fonti rinnovabili, in particolare solare ed eolica, dalle quali ci si aspetta un raddoppio del loro contributo alla produzione di energia elettrica in Italia entro il 2030.
Lo scenario della produzione di energia elettrica sta quindi subendo un significativo cambiamento, con l'inserimento nella rete di
sorgenti di produzione diffusa a bassa potenza e andamento irregolare, la cui aleatorietà ne rende problematica la programmazione; questo introduce considerevoli fattori di instabilità nella rete, che si trova a richiedere interventi equilibratori, spesso con tempi di risposta molto brevi.
Le risposte a questa problematica possono essere ricercate in una sempre maggiore diffusione della digitalizzazione nella gestione della rete, e nell'utilizzo di forme di "storage energetico" in grado di compensare le irregolarità di produzione e di richiesta.
Gli impianti idroelettrici di accumulazione mediante pompaggio, grazie alle molteplicità di funzioni, alla flessibilità, alla rapidità di commutazione fra i diversi modi di operare, risultano particolarmente idonei a regolarizzare i regimi di funzionamento delle reti, minimizzandone i fenomeni dissipativi che rappresentano un vero e proprio carico occulto dalle pesanti ricadute economiche.
Le sopraelencate caratteristiche tecniche legate alle elevate prestazioni del macchinario ed alla consolidata tecnologia ne fanno una preziosa risorsa da impiegare nel passaggio di transizione ecologica sia a livello nazionale sia a livello europeo e non solo, in un'ottica di sempre maggiore integrazione di produzione e consumo di energia elettrica.
Nel pdf allegato, è disponibile l'articolo completo.
Lo scenario della produzione di energia elettrica sta quindi subendo un significativo cambiamento, con l'inserimento nella rete di
sorgenti di produzione diffusa a bassa potenza e andamento irregolare, la cui aleatorietà ne rende problematica la programmazione; questo introduce considerevoli fattori di instabilità nella rete, che si trova a richiedere interventi equilibratori, spesso con tempi di risposta molto brevi.
Le risposte a questa problematica possono essere ricercate in una sempre maggiore diffusione della digitalizzazione nella gestione della rete, e nell'utilizzo di forme di "storage energetico" in grado di compensare le irregolarità di produzione e di richiesta.
Gli impianti idroelettrici di accumulazione mediante pompaggio, grazie alle molteplicità di funzioni, alla flessibilità, alla rapidità di commutazione fra i diversi modi di operare, risultano particolarmente idonei a regolarizzare i regimi di funzionamento delle reti, minimizzandone i fenomeni dissipativi che rappresentano un vero e proprio carico occulto dalle pesanti ricadute economiche.
Le sopraelencate caratteristiche tecniche legate alle elevate prestazioni del macchinario ed alla consolidata tecnologia ne fanno una preziosa risorsa da impiegare nel passaggio di transizione ecologica sia a livello nazionale sia a livello europeo e non solo, in un'ottica di sempre maggiore integrazione di produzione e consumo di energia elettrica.
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Fonte: La Termotecnica giugno 2022
Mercati: Edilizia
Parole chiave: Energia elettrica
- Fabio Zanellini
- Lucia Ammendola