Cibersicurezza: il Consiglio approva conclusioni per un'Unione più cibersicura e più resiliente
Il Consiglio ha approvato conclusioni sul futuro della cibersicurezza, nell'intento di fornire orientamenti e stabilire i principi per la costruzione di un'Unione più cibersicura e più resiliente.
L'importanza della cibersicurezza non va sottovalutata. Negli ultimi anni le minacce alla cibersicurezza sono aumentate significativamente in termini di livello, complessità e portata. A ciò si aggiunge un aumento considerevole delle tensioni geopolitiche a livello mondiale.
La cibersicurezza opera su molteplici livelli per garantire la sicurezza delle nostre imprese, dei nostri governi e dei nostri cittadini. Tutti meritano un'internet sicura e la tranquillità che ne deriva. Tutti meritano di sentirsi al sicuro, sia online che offline. Dobbiamo costruire un mondo digitale robusto e resiliente mediante misure proattive e la cooperazione internazionale.
Petra de Sutter, vice prima ministra e ministra della Funzione pubblica, delle imprese pubbliche, delle telecomunicazioni e della posta del Belgio
Oggi definiamo i principi alla base delle prossime fasi della costruzione di un'Unione più cibersicura e più resiliente. Tra le nostre principali priorità per il futuro dovrebbero figurare l'attenzione all'attuazione, l'adozione di norme armonizzate, la certificazione, la sicurezza delle catene di approvvigionamento, la cooperazione con il settore privato, il sostegno alle PMI e finanziamenti adeguati.
Mathieu Michel, sottosegretario di Stato belga per la Digitalizzazione, incaricato della semplificazione amministrativa, della tutela della vita privata e dell'agenzia degli immobili dello Stato
Le conclusioni del Consiglio ricordano l'importanza di concentrarsi sull'attuazione, di rafforzare il coordinamento e la collaborazione e di evitare la frammentazione delle norme in materia di cibersicurezza nella legislazione settoriale. Invitano inoltre a precisare ulteriormente i ruoli e le responsabilità nel settore informatico, a rafforzare la cooperazione nella lotta alla criminalità informatica e a lavorare a un programma riveduto per il quadro per la gestione delle crisi informatiche. Sono messi in evidenza anche il sostegno alle microimprese e alle piccole e medie imprese e la necessità di rispondere alle sfide poste dalle nuove tecnologie.
Al fine di colmare il divario di competenze si incoraggia un approccio multipartecipativo, comprendente la cooperazione con il settore privato e il mondo accademico. Le conclusioni sottolineano l'importanza di attrarre capitali privati e rimarcano a tal proposito la necessità di finanziamenti adeguati. Anche la dimensione esterna viene posta in rilievo, ricordando che occorrerebbe una politica internazionale attiva per rafforzare la cooperazione con i paesi terzi, in particolare nel contesto transatlantico, quale contributo a un solido ecosistema internazionale. Alla luce del mutato e crescente livello di minaccia, il Consiglio invita infine la Commissione e l'alto rappresentante a presentare una strategia riveduta in materia di cibersicurezza.
La cibersicurezza opera su molteplici livelli per garantire la sicurezza delle nostre imprese, dei nostri governi e dei nostri cittadini. Tutti meritano un'internet sicura e la tranquillità che ne deriva. Tutti meritano di sentirsi al sicuro, sia online che offline. Dobbiamo costruire un mondo digitale robusto e resiliente mediante misure proattive e la cooperazione internazionale.
Petra de Sutter, vice prima ministra e ministra della Funzione pubblica, delle imprese pubbliche, delle telecomunicazioni e della posta del Belgio
Oggi definiamo i principi alla base delle prossime fasi della costruzione di un'Unione più cibersicura e più resiliente. Tra le nostre principali priorità per il futuro dovrebbero figurare l'attenzione all'attuazione, l'adozione di norme armonizzate, la certificazione, la sicurezza delle catene di approvvigionamento, la cooperazione con il settore privato, il sostegno alle PMI e finanziamenti adeguati.
Mathieu Michel, sottosegretario di Stato belga per la Digitalizzazione, incaricato della semplificazione amministrativa, della tutela della vita privata e dell'agenzia degli immobili dello Stato
Le conclusioni del Consiglio ricordano l'importanza di concentrarsi sull'attuazione, di rafforzare il coordinamento e la collaborazione e di evitare la frammentazione delle norme in materia di cibersicurezza nella legislazione settoriale. Invitano inoltre a precisare ulteriormente i ruoli e le responsabilità nel settore informatico, a rafforzare la cooperazione nella lotta alla criminalità informatica e a lavorare a un programma riveduto per il quadro per la gestione delle crisi informatiche. Sono messi in evidenza anche il sostegno alle microimprese e alle piccole e medie imprese e la necessità di rispondere alle sfide poste dalle nuove tecnologie.
Al fine di colmare il divario di competenze si incoraggia un approccio multipartecipativo, comprendente la cooperazione con il settore privato e il mondo accademico. Le conclusioni sottolineano l'importanza di attrarre capitali privati e rimarcano a tal proposito la necessità di finanziamenti adeguati. Anche la dimensione esterna viene posta in rilievo, ricordando che occorrerebbe una politica internazionale attiva per rafforzare la cooperazione con i paesi terzi, in particolare nel contesto transatlantico, quale contributo a un solido ecosistema internazionale. Alla luce del mutato e crescente livello di minaccia, il Consiglio invita infine la Commissione e l'alto rappresentante a presentare una strategia riveduta in materia di cibersicurezza.
Mercati: Sicurezza industriale
Parole chiave: Cyber security
- Matteo Marconi
- MIMIT - Ministero delle Imprese e del Made in Italy