L'attuazione della Strategia Regionale dell'Idrogeno in Puglia: prime risultanze ed interventi industriali
Carlo Gadaleta Caldarola - ARTI Puglia
Leadership nella produzione di FER intermittenti e non programmabili
Le ragioni dello sviluppo dell'idrogeno in Puglia
#H2PUGLIA2030
La Puglia garantisce tra i più alti livelli di irraggiamento per i sistemi solari in Italia, nonché un'alta producibilità della tecnologia eolica.
Ciò determina la possibilità di poter produrre idrogeno verde a costi più competitivi che in altre aree del paese.
Anche grazie a queste condizioni ambientali favorevoli, è al primo posto per richieste di nuovi impianti (circa 80 GW di
nuova capacità installata).
Le ragioni dello sviluppo dell'idrogeno in Puglia
Nonostante i progressi degli ultimi 30 anni, la Puglia presenta una intensità energetica superiore alla media italiana a causa del settore industriale che registra un dato largamente peggiore della media nazionale (128 contro 75 toe/Mln ?).
L'industria manifatturiera di base (siderurgia, chimica, industria cartaria e dei materiali da costruzione) rappresenta in Puglia circa un terzo dei consumi elettrici.
LA VISION DELLA #H2PUGLIA2030
La Regione Puglia, con il supporto di ARTI, ha definito e approvato con Delibera N. 1799 del 05/12/2022 la sua Strategia regionale per l'idrogeno #H2Puglia2030.
La strategia individua cinque principali ambiti dell'economia dell'idrogeno, indicando per ognuno gli obiettivi specifici, le azioni e gli strumenti regolamentari da adeguare e le misure di finanziamento attivabili.
La Strategia Regionale per l'Idrogeno rappresenta la visione di alto livello della Regione Puglia sul ruolo dell'idrogeno nel percorso regionale di decarbonizzazione e - coerentemente e con gli obiettivi ed i target individuati a livello nazionale ed europeo - si ponga quale quadro di riferimento per strutturare l'azione regionale.
La Puglia punta alla costruzione di un ecosistema regionale dell'idrogeno.
Una sfida ambiziosa, che intende porre la regione tra le realtà più attive a livello nazionale ed europeo.
Il modello
1. Scala di sviluppo di grandi dimensioni: Non si pone l'obiettivo di sviluppare attività dimostrative ma investimenti multimilionari di mercato.
2. Ambito geografico chiaramente definito. La Valle dell'Idrogeno pugliese abbraccia l'intera area regionale con investimenti diversificati sulla base delle specificità provinciali.
3. Abbraccia l'intera value chain. Si copre l'intera catena dal valore dell'idrogeno, inclusi gli impianti per la produzione di acqua e gli elettrolizzatori.
4. La fornitura a diversi settori finali. L'hub dell'idrogeno pugliese risponderà a diverse esigenze, dalla mobilità all'industria, condividendo un'infrastruttura comune.
ROAD MAP
PRIMA FASE
Produzione e trasporto di Idrogeno, mobilità a corto raggio
e utilizzi dell'idrogeno verde nell'industria hard to abate
SECONDA FASE
Bilanciamento dell'energia (stoccaggio) e flessibilità del
sistema (power to gas)
TERZA FASE
Trasporto a lungo raggio (navale, aereo), applicazioni per il
riscaldamento commerciale e domestico
Penetrazione dell'idrogeno nei consumi energetici finali (40-45 mila ton/anno) di cui:
- nel trasporto pesante e ferroviario (700 ton/anno), conversione di 35 veicoli TPL e treni
- nel polo siderurgico di Taranto (8-10 mila ton/anno), parziale sostituzione del gas naturale in
acciaieria
In termini di consumo elettrico, è possibile stimare un consumo di circa 2.200 GWh/anno.
In termini di consumo di acqua, è possibile stimare un consumo idrico di circa 400 mila m3/anno, pari al consumo di circa 2.000 famiglie.
Ambiti di sviluppo della strategia
- Produzione, stoccaggio e distribuzione dell'idrogeno
- Utilizzo dell'idrogeno nei settori Hard-to-abate
- Mobilità e trasporti
- Diversificazione produttiva, ricerca, sviluppo e innovazione
- Azioni trasversali
LE RICADUTE ECONOMICHE E OCCUPAZIONALI
- La strategia H2Puglia2030 ipotizza interventi in Puglia tra i 1.650 e 2.300 milioni di euro.
- Ciò si tradurrebbe in un numero di occupati tra i 17.900 e 27.300 unità, a cui andrebbe aggiunto l'impatto occupazione per la realizzazione degli impianti FER a servizio degli elettrolizzatori.
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Ciò determina la possibilità di poter produrre idrogeno verde a costi più competitivi che in altre aree del paese.
Anche grazie a queste condizioni ambientali favorevoli, è al primo posto per richieste di nuovi impianti (circa 80 GW di
nuova capacità installata).
Le ragioni dello sviluppo dell'idrogeno in Puglia
Nonostante i progressi degli ultimi 30 anni, la Puglia presenta una intensità energetica superiore alla media italiana a causa del settore industriale che registra un dato largamente peggiore della media nazionale (128 contro 75 toe/Mln ?).
L'industria manifatturiera di base (siderurgia, chimica, industria cartaria e dei materiali da costruzione) rappresenta in Puglia circa un terzo dei consumi elettrici.
LA VISION DELLA #H2PUGLIA2030
La Regione Puglia, con il supporto di ARTI, ha definito e approvato con Delibera N. 1799 del 05/12/2022 la sua Strategia regionale per l'idrogeno #H2Puglia2030.
La strategia individua cinque principali ambiti dell'economia dell'idrogeno, indicando per ognuno gli obiettivi specifici, le azioni e gli strumenti regolamentari da adeguare e le misure di finanziamento attivabili.
La Strategia Regionale per l'Idrogeno rappresenta la visione di alto livello della Regione Puglia sul ruolo dell'idrogeno nel percorso regionale di decarbonizzazione e - coerentemente e con gli obiettivi ed i target individuati a livello nazionale ed europeo - si ponga quale quadro di riferimento per strutturare l'azione regionale.
La Puglia punta alla costruzione di un ecosistema regionale dell'idrogeno.
Una sfida ambiziosa, che intende porre la regione tra le realtà più attive a livello nazionale ed europeo.
Il modello
1. Scala di sviluppo di grandi dimensioni: Non si pone l'obiettivo di sviluppare attività dimostrative ma investimenti multimilionari di mercato.
2. Ambito geografico chiaramente definito. La Valle dell'Idrogeno pugliese abbraccia l'intera area regionale con investimenti diversificati sulla base delle specificità provinciali.
3. Abbraccia l'intera value chain. Si copre l'intera catena dal valore dell'idrogeno, inclusi gli impianti per la produzione di acqua e gli elettrolizzatori.
4. La fornitura a diversi settori finali. L'hub dell'idrogeno pugliese risponderà a diverse esigenze, dalla mobilità all'industria, condividendo un'infrastruttura comune.
ROAD MAP
PRIMA FASE
Produzione e trasporto di Idrogeno, mobilità a corto raggio
e utilizzi dell'idrogeno verde nell'industria hard to abate
SECONDA FASE
Bilanciamento dell'energia (stoccaggio) e flessibilità del
sistema (power to gas)
TERZA FASE
Trasporto a lungo raggio (navale, aereo), applicazioni per il
riscaldamento commerciale e domestico
Penetrazione dell'idrogeno nei consumi energetici finali (40-45 mila ton/anno) di cui:
- nel trasporto pesante e ferroviario (700 ton/anno), conversione di 35 veicoli TPL e treni
- nel polo siderurgico di Taranto (8-10 mila ton/anno), parziale sostituzione del gas naturale in
acciaieria
In termini di consumo elettrico, è possibile stimare un consumo di circa 2.200 GWh/anno.
In termini di consumo di acqua, è possibile stimare un consumo idrico di circa 400 mila m3/anno, pari al consumo di circa 2.000 famiglie.
Ambiti di sviluppo della strategia
- Produzione, stoccaggio e distribuzione dell'idrogeno
- Utilizzo dell'idrogeno nei settori Hard-to-abate
- Mobilità e trasporti
- Diversificazione produttiva, ricerca, sviluppo e innovazione
- Azioni trasversali
LE RICADUTE ECONOMICHE E OCCUPAZIONALI
- La strategia H2Puglia2030 ipotizza interventi in Puglia tra i 1.650 e 2.300 milioni di euro.
- Ciò si tradurrebbe in un numero di occupati tra i 17.900 e 27.300 unità, a cui andrebbe aggiunto l'impatto occupazione per la realizzazione degli impianti FER a servizio degli elettrolizzatori.
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Fonte: Fiera Idrogeno ottobre 2024 Idrogeno: scenari, criticità e soluzioni per una transizione smart e resiliente